Rapporto annuale 2001

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Rapporto Annuale 2001

Map of Burundi (the Republic of)

Burundi (the Republic of)

La guerra civile è proseguita per tutto il 2000, nonostante la firma dell'accordo di pace in agosto. Centinaia di civili indifesi sono stati uccisi dalle forze armate governative e dai gruppi di opposizione armati. Decine di altri sono stati arrestati e torturati. Parecchie persone sono 'scomparse' mentre erano in detenzione. Fino ad agosto centinaia di migliaia di persone sono rimaste sfollate con la forza ai margini della capitale, la maggior parte in condizioni orribili. Migliaia di persone sono rimaste in carcere senza essere state processate, alcune dal 1993. Almeno 99 condanne a morte sono state comminate e due soldati sono stati 'giustiziati'.

Contesto

Negli ultimi mesi del 1999 il livello di violenza e il numero di violazioni dei diritti umani sono gravemente aumentati. Sia le forze governative che i gruppi di opposizione hanno continuato a trarre sostegno dai loro alleati nel conflitto regionale della Repubblica democratica del Congo. In agosto, ad Arusha, in Tanzania, in seguito a una forte pressione internazionale, è stato firmato un Accordo di pace e riconciliazione in Burundi. Con l'avvicinarsi della data dell'accordo, la violenza in Burundi si è intensificata. Alla fine del 2000, l'accordo non era ancora entrato in vigore e due dei maggiori gruppi di opposizione non l'avevano ancora sottoscritto.

La possibile riforma dell'esercito, controllato dai tutsi, ha generato tensioni politiche. Alcune organizzazioni politiche controllate dai tutsi hanno insistito sul fatto che una riforma dell'esercito su base etnica non li avrebbe protetti dalla minaccia del genocidio, e hanno cercato di indebolire il processo di pace. PA Amaseykana, un movimento tutsi di 'autodifesa', e altri gruppi con simili posizioni politiche, hanno provocato disordini violenti a Bujumbura nel contesto della firma dell'accordo di pace. Pare che ci fossero membri del PA Amaseykana dietro un agguato avvenuto in maggio vicino a Gatumba, nella provincia di Bujumbura Rurale, nel quale sono morti tre membri del partito politico di opposizione Fronte per la democrazia in Burundi (Frodebu), composto esclusivamente da hutu.

Centinaia di civili uccisi

Le forze armate e i gruppi di opposizione armati hanno continuato a mostrare il più completo disprezzo per la vita umana, agendo con scarso o con nessun senso di responsabilità. In numerosi casi, l'opposizione armata ha ucciso civili indifesi come rappresaglia per presunte collaborazioni con il governo o per non averli sostenuti. Decine di civili sono stati uccisi in agguati. Anche gli operatori umanitari sono stati attaccati. Un gruppo armato di opposizione, Forze per la liberazione nazionale (Fnl), si è concentrato nell'attacco a Bujumbura e nel consolidamento delle posizioni intorno alla città

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